Lotta biologica alla processionaria del pino
18mar2014
Traumatocampa (=Thaumetopoea) pityocampa, conosciuto come Processionaria del Pino, è un lepidottero defogliatore che compie una generazione all’anno.
La lotta contro questo insetto è resa obbligatoria con un Regio Decreto degli anni 30 e modificata ai sensi del D.M. del 17 aprile 1998.
In alternativa alla lotta chimica, è attuabile un programma di lotta biologica integrata, efficace e a ridotto impatto ambientale, che si articola nei seguenti punti:
1) utilizzo di trappole attivate con ferormoni sessuali (posizionate da metà giugno a settembre) per la cattura massale dei maschi e per individuare il periodo di farfallamento, in modo da programmare con esattezza gli interventi larvicidi biologici (a 2/3 settimane dal picco massimo di catture). Di norma il picco di catture si registra a fine luglio – inizio agosto.
2) intervento di irrorazione alla chioma a fine agosto-fine settembre con prodotto larvicida a base di Bacillus thuringiensis var. Kurstaki (BTk). Questi trattamenti devono essere eseguiti nelle ore serali e in assenza di vento, avendo cura di bagnare la chioma in maniera uniforme. Trattandosi di un prodotto biologico, ha una limitata azione nel tempo ed è facilmente dilavabile; pertanto, in caso di forte infestazioni o di piogge successive al trattamento, è bene eseguirlo nuovamente dopo 4-5 giorni. Si ricorda che Bacillus thuringiensis è del tutto innocuo per l´uomo, i vertebrati e gli insetti utili in genere. Risulta quindi particolarmente interessante per l´impiego in ambiente urbano. L’utilizzo di un prodotto acidificante migliora l’azione di BTK.
3) Intervento meccanico di rimozione dei nidi, a fine inverno (gennaio/febbraio-marzo). I nidi devono essere asportati (tagliati) e distrutti (bruciati).