Accordo di collaborazione con Fondazione Fojanini per lotta biologica a Drosophila suzukii
27mag2016
In Valtellina parte la lotta biologica a Drosophila suzukii, il moscerino dei piccoli frutti. Accordo di collaborazione tra Fondazione Fojanini, BioConsult e Bioplanet.
COMUNICATO STAMPA DELLA FONDAZIONE FOJANINI
La Fondazione Fojanini dal mese di giugno offre un servizio per la distribuzione del parassitoide pupale di Drosophila suzukii, il moscerino dei piccoli frutti, che in questi ultimi anni ha provocato grosse perdite produttive al comparto.
Questa strategia di intervento, innovativa per il settore, nasce dalla collaborazione della Fondazione con alcune ditte specializzate che stanno allevando e introducendo il parassitoide nei programmi di lotta. La diffusione del parassitoide su ampia scala permetterebbe il controllo del moscerino in modo del tutto naturale e privo di qualsiasi intervento chimico, mantenendo inalterata l’immagine di salubrità che caratterizza i piccoli frutti della Valtellina.
Coloro che sono interessati ad applicare questa strategia di lotta biologica possono contattare i tecnici della Fondazione per ricevere le informazioni necessarie alla prenotazione del parassitoide, che verrà spedito direttamente presso la sede della Fondazione e distribuito ai richiedenti. Questo servizio permetterà di contenere i costi e di impostare una strategia di lotta comune, con il supporto scientifico dei tecnici specializzati.
Il parassitoide Trichopria drosophilae
La rapida diffusione in Europa di Drosophila suzukii, dittero di origine orientale, ha costretto a rivedere – peggiorandone l’impatto – le strategie di difesa per numerose coltivazioni, in particolare ciliegie e altre drupacee, fragole, piccoli frutti e, in alcuni casi, anche la vite. E’ ora disponibile, per la lotta biologica a Drosophila suzukii, l’imenottero parassitoide Trichopria drosophilae,presente negli habitat europei dove si sviluppa a carico di ditteri del genere Drosophila. Questa specie ha “appreso” in poco tempo ad utilizzare come ospite anche il “moscerino dei piccoli frutti”, diffusosi rapidamente in Europa e Nord America.
La femmina di Trichopria ricerca le pupe di Drosophila e depone un uovo al loro interno. La crescita della larva di Trichopria uccide la pupa di Drosophila. La larva di Trichopria che nasce è in grado di superare le potenti difese immunitarie di D. suzukii portando a termine la parassitizzazione sino alla formazione di un nuovo adulto che sfarfalla dopo alcune settimane.
Trichopria è il prodotto di un progetto innovativo in collaborazione con Istituti di ricerca italiani ed europei, che punta a fare fronte, con una soluzione elegante e pulita, all’invasione del nuovo parassita esotico per evitare il ritorno all’uso massivo di pesticidi sulle delicate colture che ne sono vittima.
Questa specie unisce tre vantaggi importanti perché, oltre ad essere già presente in Italia ed Europa, ha mostrato tassi di parassitizzazione molto interessanti, superiori all’80%, e risulta poi più specifica rispetto ad altri parassitoidi che possono colpire ditteri anche di altre famiglie ma con il rischio, una volta lanciati, di disperdersi. Trichopria drosophilae si presta a lanci ripetuti da effettuare allo scopo di ridurre la pressione del parassita già da prima della fase di suscettibilità della coltura ed anche all’esterno di essa.
Metodo di lotta
- Trichopria parassitizza le pupe di Drosophila Suzuki.
- Le introduzioni devono essere ripetute a distanza di 7-15 giorni, calcolando 0,5 individui per mq di coltura, fino ad arrivare ad un totale di 4 individui a metro quadro in sette/otto lanci.
- Inizio del lancio: Maggio – Giugno.
- Il lancio va fatto nelle fasce arbustive intorno all’ambiente di coltivazione oppure sulla coltura ma nell’area perimetrale, privilegiando non tanto la coltivazione stessa quanto il suo intorno.
- Il lancio è sotto forma di adulti per cui gli individui lanciati volano alla ricerca di pupe e, sfruttando i perimetri, si consente una migrazione verso le pupe prodotte sulla coltura stessa.
- All’interno della confezione sono presenti anche pupe parassitizzate dalle quali sfarfalleranno nuovi individui di Trichopria, che meglio si adattano all’ambiente.
Il programma è frutto di un accordo tra Fondazione Fojanini, BioConsult e Bioplanet.